La Sentenza: “(…) tra le esigenze di libertà di pensiero e di azione del professionista (invocate dai ricorrenti), e le esigenze di tutela della persona affidata alle sue cure (tutelata anch’essa dalla Costituzione come bene primario), occorra far premio di queste, riconoscendo che sono maggiormente protette dall’adesione a correnti scientifiche condivise, come già avviene nelle professioni mediche, e ciò vale, a maggior ragione, nel delicato momento della “istituzionalizzazione” della professione dello psicologo, a tutela dello stesso interesse della categoria professionale, che sarà rafforzato dalla fiducia dei destinatari delle proprie prestazioni, ampliando in tal modo la platea dei soggetti potenzialmente interessati (tra i quali figurano anche molti soggetti deboli oppure che versano in un momento di difficoltà che li rende particolarmente vulnerabili, come, ad esempio, nel periodo pandemico). Peraltro, in tal modo, l’identità della figura professionale, equiparata alle professioni sanitarie, ne uscirà rafforzata e la validità delle prestazioni riconosciuta al pari di quelle, superando le diffidenze (o pregiudizi) che ancor oggi inducono molti a non rivolgersi a talecategoria professionale“.
Il Comunicato OPC:
<<Il TAR Lazio, con sentenza pubblicata giorno 5 giugno 2024, respinge tutte le critiche e i motivi di ricorso contro la revisione del Codice Deontologico.
Il nuovo Codice Deontologico risulta definitivo e legittimo sotto ogni aspetto, confermando la bontà del lavoro svolto dal CNOP, dalla Commissione e dall’Osservatorio, rispettoso in primis dei principi costituzionali, con il contributo diretto anche del Segretario Ordine Psicologi Calabria, Marco Pingitore.
La Revisione ha visto tra l’altro la Calabria come prima regione in Italia per affluenza al voto referendario, con percentuali addirittura superiori alle votazioni tradizionali degli Ordini più grandi (ben il 27%).
Ciò è stato frutto della continua attenzione alla Deontologia da parte dell’OPC, con periodici corsi e approfondimenti a supporto costante di tutte/i, in particolare dei nuovi iscritti, anche sulla Revisione, sempre fra i primi Ordini in Italia ad aver provveduto tempestivamente.
Un’azione che ha anche abbattuto la mole di segnalazioni deontologiche rispetto agli anni passati, a tutela della categoria grazie alla puntuale e ricorrente formazione.
L’Ordine proseguirà quindi su questa linea a beneficio di ogni Collega, con un Codice al passo coi tempi e con la legge.>>