La Sentenza: “(…) Non può trovare accoglimento neppure il quinto motivo del ricorso per motivi aggiunti a mezzo del quale si deduce una presunta limitazione dei potenziali partecipanti al referendum per l’approvazione del nuovo codice deontologico, desumibile dal costo fisso da corrispondere fino al numero di 50.000 votanti preventivato in favore della società gestore della piattaforma telematica di voto, trattandosi anche in questo caso di rilievo smentito ex actis dal dato storico numerico delle ultime consultazioni, nonché dalla effettiva e incontestata capacità della piattaforma in questione di ospitare un numero di potenziali votanti ben superiore alle 131 mila unità.
Devono, infine, ritenersi destituite di fondamento anche le contestazioni in termini di inaffidabilità della piattaforma telematica di voto in relazione ai principi di personalità e segretezza del voto medesimo, non avendo parte ricorrente allegato alcun elemento di prova a sostegno di detta tesi (cfr. in termini non dissimili, T.A.R. Lazio, Roma, sez. V bis, 3 maggio 2023, n. 7480), che appare d’altra parte sconfessata dai rigorosi standard di sicurezza certificati (la piattaforma VotarePa è inserita tra i servizi a più elevato livello di sicurezza del cloud della PA dall’ACN, ovvero l’Autorità unica, oggi, in tema di sicurezza delle Pubbliche Amministrazioni), in grado di assicurare la segretezza e l’anonimato della
consultazione“.
Il Comunicato OPC:
<<Il TAR Lazio, con sentenza pubblicata giorno 5 giugno 2024, respinge tutte le critiche e i motivi di ricorso contro la revisione del Codice Deontologico.
Il nuovo Codice Deontologico risulta definitivo e legittimo sotto ogni aspetto, confermando la bontà del lavoro svolto dal CNOP, dalla Commissione e dall’Osservatorio, rispettoso in primis dei principi costituzionali, con il contributo diretto anche del Segretario Ordine Psicologi Calabria, Marco Pingitore.
La Revisione ha visto tra l’altro la Calabria come prima regione in Italia per affluenza al voto referendario, con percentuali addirittura superiori alle votazioni tradizionali degli Ordini più grandi (ben il 27%).
Ciò è stato frutto della continua attenzione alla Deontologia da parte dell’OPC, con periodici corsi e approfondimenti a supporto costante di tutte/i, in particolare dei nuovi iscritti, anche sulla Revisione, sempre fra i primi Ordini in Italia ad aver provveduto tempestivamente.
Un’azione che ha anche abbattuto la mole di segnalazioni deontologiche rispetto agli anni passati, a tutela della categoria grazie alla puntuale e ricorrente formazione.
L’Ordine proseguirà quindi su questa linea a beneficio di ogni Collega, con un Codice al passo coi tempi e con la legge.>>