Referendum CD: come cambia l’art. 24?

Il nuovo art. 24 della revisione del Codice Deontologico, approvata all’unanimità da tutti i Presidenti degli Ordini territoriali in CNOP, è profondamente in linea, rispetto al passato, con normative, pronunce in Cassazione e soprattutto con l’art. 32 della Costituzione:

<<Nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge. L’acquisizione del consenso informato è un atto di specifica ed esclusiva responsabilità della psicologa e dello psicologo. Il consenso informato, acquisito nei modi e con gli strumenti più consoni al contesto e alle condizioni della persona, è documentato in forma scritta o attraverso videoregistrazione o, per la persona con disabilità, attraverso dispositivi che le consentano di comunicare. La psicologa e lo psicologo informano la persona interessata in modo comprensibile, completo e aggiornato sulla finalità e sulla modalità del trattamento sanitario, sull’eventuale diagnosi e prognosi, sui benefici e sugli eventuali rischi, nonché riguardo alle possibili alternative e alle conseguenze dell’eventuale rifiuto del trattamento sanitario.>>

L’Ordine Psicologi Calabria, per primo in Italia, ha in precedenza prodotto un documento proprio sul solco del nuovo art. 24 del Codice Deontologico sottoposto a Referendum online dal 21 al 25 settembre 2023, per approfondire ed ulteriormente chiarire alcuni aspetti correlati con il diritto alla salute e all’autodeterminazione dei genitori coinvolti nei procedimenti di separazione, divorzio e affidamento, a tutela quindi della cittadinanza.

Anche una recente pronuncia della Cassazione, Prima Sez. Civile, n. 17903 pubblicata il 22 giugno 2023, Pres. Genovese, Rel. Caprioli, che ha bocciato la prescrizione di un trattamento psicologico (imposto illegittimamente dal Tribunale di Vibo Valentia e confermato dalla Corte d’Appello di Catanzaro), ha confermato altresì quanto sviluppato e diffuso dall’Ordine Psicologi Calabria con il citato documento “Sulle prescrizioni psico-giudiziarie da parte dei Tribunali nei casi di separazione, divorzio e affidamento dei figli”, ribadendo che:

<<è indubbio che tale statuizione integri una forma di condizionamento idonea ad incidere sulla libertà di autodeterminazione alla cura della propria salute, garantita dall’art. 32 Costituzione.>>

Per questi motivi l’Ordine calabrese ha più volte segnalato le criticità costituzionali che gravano sull’operato professionale, in particolare a tutela i Colleghe/i che operano nel SSN e nei Servizi Territoriali dei Comuni:

<<Il tema è molto delicato poiché il Servizio Sanitario Nazionale, nello specifico i Consultori familiari, sono letteralmente invasi da continue richieste dei Tribunali di avviare “percorsi” psicologici coatti e di relazionare gli esiti al Giudice. Così le Psicologhe e gli Psicologi dipendenti pubblici, il cui numero è già carente da anni, si trovano a doversi destreggiare tra Tribunali, genitori, figli, avvocati ed improbabili consulenti tecnici di parte alla stregua di una CTU in cui i colloqui clinici vengono confusi con le operazioni peritali presso il Consultorio. Una grave commistione tra ambito giudiziario e sanitario in cui la Psicologo e lo Psicologo dovrebbero “curare” i genitori e allo stesso tempo giudicarli per mezzo di relazioni periodiche da inviare alla magistratura, così come sancito dal nuovo art. 473-bis.27 c.p.c. introdotto in seguito alla riforma Cartabia.>> (Marco Pingitore, Segretario OPC)

Si è registrato a seguire anche l’intervento del Presidente CNOP, David Lazzari, per fare il punto sulla situazione dei Consultori, in relazione alle funzioni nel SSN e i LEA, soffermandosi sul ruolo di Psicologhe e Psicologi nel viziato rapporto con l’Autorità Giudiziaria:

<<(…) non “espropriare” gli Psicologi presenti con richieste da parte dei Tribunali come evidenziato da Marco Pingitore in un recente articolo.>>

Molti professionisti hanno, inoltre, più volte espresso le notevoli difficoltà a lavorare in certe condizioni, persino sulla stampa nazionale è stata diffusa la notizia in merito alla drammatica situazione degli Psicologi nei Consultori calabresi, chiamati impropriamente a lavorare per i Tribunali:

<<Sulla scrivania di una psicologa di un consultorio della provincia di Reggio Calabria c’è un grosso faldone pieno di carte: «Sono sette provvedimenti da valutare per casi di affidamento, ricevuti in una sola giornata», ha spiegato la psicologa, che lavora nel consultorio da 25 anni e dice che sono dieci anni che non vengono assunti nuovi operatori, nonostante i progressivi pensionamenti dei suoi colleghi. Dietro la scrivania c’è un armadietto con dentro altri faldoni di altre pratiche: «Sono casi delicati che comportano colloqui e osservazione pratica: i tempi che abbiamo per valutarli sono impossibili in assenza di un’équipe dedicata, e tutto questo toglie tempo al lavoro di prevenzione che dovremmo fare come operatrici e operatori del consultorio», ha detto.>>

Il Presidente OPC, Armodio Lombardo, è infine intervenuto per evidenziare quanto finora espresso:

<<si è persino registrata l’irrituale richiesta prescrittiva, da parte dei Tribunali, di intervento di Psicologi operanti nel Servizio Sanitario Nazionale o in quelli Territoriali per svolgere attività di valutazione, diagnosi, intervento ecc., emulando ed andando persino oltre le funzioni dei CTU, creando un grosso vulnus e numerose criticità procedurali e di tutela dei cittadini, per come evidenziato anche da una recente ordinanza della Cassazioneche ha ristabilito il principio costituzionale delle libertà degli individui, finora persino “obbligati” dai Tribunali ad intraprendere percorsi terapeutici all’interno dei Servizi.>>

Si sono così programmati incontri a supporto di Colleghe e Colleghi che proseguiranno a loro tutela, con azioni dirette a tutti gli attori Istituzionali coinvolti.

Potrai votare online fino alle 17.30 del 25 settembre 2023 entrando nell’Area Riservata del CNOP per poi accedere alla piattaforma VotarePA: https://bit.ly/AreaRiservataCNOP

Consulta il nuovo Codice Deontologico:
www.psy.it/wp-content/uploads/2023/08/CDPI_-2023-clean-con-premessa-etica-1.pdf

Approfondisci le modifiche al Codice:
www.psy.it/wp-content/uploads/2023/08/CDPI_-2023-evidenze-1.pdf

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