Da qualche giorno, l’istituzione della figura dello psicologo scolastico in Calabria è una realtà. Nel corso della conferenza stampa di presentazione del Piano regionale di supporto alle fragilità, tenutasi a Catanzaro lo scorso 12 luglio, sono stati presentati gli undici interventi di welfare sociosanitario previsti.
Tra questi vi sarà, per l’appunto, quello riguardante l’istituzione della figura dello psicologo scolastico, nato dalla proposta scritta e presentata in giunta regionale da Armodio Lombardo, Marco Pingitore, Gino Triglia e Rocco Chizzoniti con il contributo del sindacato AUPI Calabria. Per approfondire l’argomento, abbiamo intervistato il Dottor Rocco Chizzoniti, consigliere dell’Ordine degli Psicologi della Calabria. Di seguito le sue parole.
Quando vi siete resi conto che era necessaria l’introduzione maggiormente strutturata della figura dello psicologo scolastico?
“Da diverso tempo avevamo notato la grande necessità della figura dello psicologo scolastico sul panorama nazionale e, ovviamente, anche regionale. Ciò, in base ai problemi dei ragazzi che le scuole facevano emergere, come l’autolesionismo, i problemi alimentari, i problemi relazionali e così via. Alla luce di tutto ciò, abbiamo capito che bisognava lavorare su questo aspetto e abbiamo scritto e presentato in Regione una proposta tempestiva. Grazie al grande lavoro degli insegnanti, le scuole sono il luogo dove si può intervenire in maniera efficace per risolvere alcuni problemi e, soprattutto, prevenirli.”
Il cammino per arrivare al risultato odierno è stato lungo e non privo di ostacoli. Cosa vi ha spinto a non mollare?
“Il cammino è stato molto intenso. Abbiamo lavorato a stretto contatto con la Regione Calabria, in particolare con la vicepresidente Princi, la Giunta e il Presidente Occhiuto, che sono stati disponibilissimi. La vicepresidente è stata il cuore di questa iniziativa: provenendo dalla scuola ed essendo un’ex dirigente scolastica, conosce bene queste problematiche e ha sempre prestato attenzione al versante psicologico. Con lei abbiamo svolto un lavoro lungo e dettagliato, cercando di capire come lo psicologo potesse operare all’interno degli istituti scolastici. Il progetto è molto articolato e mira a lavorare a 360 gradi per prevenire il disagio nelle scuole. La nostra motivazione è stata l’esigenza di dare un aiuto concreto ai ragazzi, alle nuove generazioni, che sono il nostro futuro. Vogliamo mettere la Calabria al pari non solo con il resto d’Italia, dove in alcune regioni hanno già introdotto lo psicologo scolastico, ma anche con il resto d’Europa, dove questa figura è ormai consolidata. In Italia, tuttavia, è ancora difficile pensare a uno psicologo scolastico ben radicato. La legge è in discussione in Parlamento e, nelle altre regioni dove è stato introdotto, non è così ben strutturato come abbiamo pensato noi. In altri casi, si tratta di accordi con contratti libero-professionali promossi dal Consiglio Nazionale degli Psicologi. Noi, invece, abbiamo voluto creare qualcosa di strutturato, continuo e costante, fatto con grande cura.”
Come verranno selezionati gli psicologi che lavoreranno nelle scuole?
“Gli psicologi saranno figure all’interno delle ASP, così come nel progetto DSA. Attualmente è disponibile la graduatoria del Pugliese-Ciaccio, presente sul nostro territorio per la dirigenza psicologica, e probabilmente si attingerà da lì. Secondo i nostri calcoli, comunque, molto probabilmente non sarà sufficiente e quindi si dovranno fare nuovi bandi. Per tale motivo, si procederà con il reclutamento degli psicologi scolastici laddove necessario. Se qualcuno crede che si dovrebbe partire direttamente da un bando a tempo indeterminato, bisogna anche dire che prevede per legge prima la ricognizione delle graduatorie, poi le mobilità e infine i nuovi concorsi.”
Quale sarà il loro compito e quanto sarà importante la collaborazione con il personale scolastico?
“Il compito dello psicologo sarà ovviamente fornire supporto e ascolto ai ragazzi, agli alunni, alle alunne, al personale, ai docenti e anche alle famiglie, fungendo da raccordo per ogni tipo di problematica. Si tratta di un’azione a 360 gradi, volta a intervenire su ogni tipo di aspetto e problematica. L’intervento è ben strutturato, in un contesto clinico, con équipe e altri operatori. Questo è uno dei motivi per cui il nostro progetto ha ricevuto un plauso, come ha spiegato la vicepresidente Princi durante la conferenza stampa, anche dalla Commissione Europea.”
Grande soddisfazione per l’obiettivo raggiunto, quale sarà il prossimo?
“È una grande soddisfazione aver raggiunto questo obiettivo, sul quale ora dobbiamo continuare a lavorare per la messa in opera, perché deve partire a breve, come previsto dagli intendimenti regionali. Noi stiamo lavorando incessantemente per realizzarlo subito e proseguirlo nei prossimi mesi e anni, visto che è finanziato anche per gli anni a venire. Il prossimo step è provvedere alla situazione delle Ex Equipe, per cui stiamo collaborando con la Regione per organizzare un concorso a loro riservato. Stiamo anche lavorando per l’introduzione dello psicologo di base, che rappresenta il prossimo grande passo per la Calabria. Questa figura affiancherà, alla pari, i medici di base, offrendo ai cittadini un nuovo punto di riferimento per le loro problematiche psicologiche e fornendo una prima assistenza. Le esigenze psicologiche sono sempre più rilevanti e la Calabria sta diventando sempre più attenta a questi bisogni.”
(Fonte: Catanzaro Informa, di Maurizio Ceravolo)