Il Decreto 11 marzo sull’emergenza non cambia nulla per quanto riguarda le attività effettuate da professionisti sanitari – ivi inclusi gli Psicologi – e sullo spostamento di persone.
Le attività professionali rimangono in essere – con l’adozione delle precauzioni del caso – e così gli spostamenti delle persone per motivi di lavoro e di salute.
L’Ordine ha tuttavia già consigliato ai professionisti di passare alla modalità di intervento a distanza quando applicabile e possibile, contemperando le esigenze dell’utenza, valutate caso per caso (es. situazione specifica, distanza dallo studio, tipo di trattamento, ecc.), con l’esigenza generale di protezione collettiva.
Relativamente agli interventi a distanza, si rimanda, per quanto applicabili nel contesto emergenziale alle Linee Guida 2017 (vedi in particolare cap.6).
Per quanto riguarda l’accettazione esplicita della modalità di prestazione a distanza da parte del paziente, sarà sufficiente che lo stesso accetti, possibilmente per iscritto o tramite email o altra modalità telematica (es messaggistica) riconducibile alla persona, di volersi sottoporre al trattamento con modalità a distanza accettando la tecnologia che si concorderà di utilizzare.
Per quanto riguarda i nuovi trattamenti, si consiglia di inserire nella modulistica di consenso informato normalmente utilizzata per i trattamenti in presenza, una esplicita accettazione dell’eventuale trattamento a distanza con la tecnologia che sarà proposta. Anche in questo caso la modulistica può essere scambiata mediante gli strumenti tecnologici del caso.