Con il fattivo lavoro dell’Ordine Psicologi Calabria all’interno del Tavolo Tecnico regionale sui DSA, nella persona della Dott.ssa Maria Toscano, la Giunta regionale della Calabria, su proposta della VicePresidente, con delega al ramo, Giusi Princi, ha approvato le “Linee Guida per la diagnosi e la gestione dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)”.
Quest’ultime saranno applicate dalle costituende Equipe DSA che, con l’impegno dell’Ordine, vedranno l’impiego di ben 28 Psicologhe/i, tutti attinti dalle graduatorie a tempo determinato di Crotone e Cosenza, per come già segnalato dal Presidente OPC Armodio Lombardo.
Ad annunciarlo è la stessa Princi attraverso una nota indirizzata a tutte le Istituzioni scolastiche e al mondo accademico regionale ai quali ha condiviso l’importante documento, per la stesura del quale, si legge nella nota, è stato costituito apposito Gruppo di Lavoro che ha coinvolto i Dipartimenti regionali “Istruzione, Formazione e Pari Opportunità” e “Tutela della Salute e Servizi Socio-Sanitari”, l’USR Calabria, le Università calabresi, l’Ordine degli Psicologi e le Associazioni di categoria.
Le Linee Guida, afferma la vice Presidente, hanno l’obiettivo di uniformare le procedure diagnostiche e di presa in carico degli allievi con DSA nell’ambito della Regione Calabria, fornendo alle istituzioni scolastiche indicazioni per supportare al meglio e per individuare quegli studenti con difficoltà di lettura, scrittura e calcolo riferibili a un sospetto Disturbo specifico di apprendimento (DSA), indicando ruoli e compiti di tutti i soggetti coinvolti nella filiera di supporto agli studenti (scuola, famiglia, servizi sanitari, enti, associazioni, università) fornendo, ai docenti, utili strumenti didattici di osservazione per l’identificazione precoce dei disturbi negli studenti.
Per gli studenti che presentano caratteristiche più probabilmente compatibili con i DSA, le Istituzioni scolastiche dovranno attivare attività di potenziamento didattico per almeno 6 mesi e quindi, laddove le difficoltà apprenditive persistano, occorrerà coinvolgere le famiglie per attivare l’iter di accertamento diagnostico anche attraverso le equipe multidisciplinari riconosciute alle istituzioni scolastiche nell’ambito del progetto sperimentale che sarà attivato dalla Regione Calabria da settembre.
All’interno delle linee guida è chiarito, inoltre, afferma la VicePresidente Princi, che ogni Istituto dovrà individuare un referente DSA dotato di formazione specifica e competenze organizzative, gestionali, relazionali.
Il forte riconoscimento e la formalizzazione della figura del referente DSA in tutte le istituzioni scolastiche si intende finalizzato ad aggirare e superare alcuni punti di debolezza che, si legge nella nota, attualmente caratterizzano la situazione della Calabria in materia di DSA, come la bassa percentuale di casi diagnosticati rispetto alla prevalenza epidemiologica stimata e l’attuale mancanza di raccordo tra le figure presenti nel territorio, promuovendo il lavoro di rete e la condivisione di buone prassi.
Le Linee Guida regionali sono estese anche al sistema universitario, molti studenti con DSA arrivano alle ultime classi della scuola secondaria di II grado e alle soglie dell’Università senza avere ancora ricevuto una diagnosi si legge nella nota.
Nell’ottica di garantire a tutti la possibilità di proseguire con successo gli studi universitari, anche le Università sono tenute ad adottare adeguate misure tecnologiche, metodologiche e valutative atte a favorire, per gli studenti con difficoltà di lettura, scrittura e calcolo DSA, il raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati per ogni singolo corso di studio.
In particolare, gli Atenei debbono prevedere servizi specifici per i DSA, di nuova attivazione o nell’ambito di quelli già preesistenti di tutorato e/o disabilità, che pongano in essere tutte le azioni necessarie a garantire l’accoglienza, il tutorato, la mediazione con l’organizzazione didattica e il monitoraggio dell’efficacia delle prassi adottate.